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«Mi hanno trattato come un criminale. Sarebbe bastata una ricerca su Google per scoprire la triste verità. Sono un malato di sclerosi multipla. Non uno spacciatore. Solo per questo nell’armadietto tengo un farmaco che contiene cannabis». Andrea Trisciuoglio, 32 anni, racconta con serenità e determinazione la scena vissuta due giorni fa. I Carabinieri si sono presentati a casa sua, a Foggia, con un mandato di perquisizione per detenzione di stupefacenti: «Pensi che prima di bussare alla porta hanno chiesto alla vicina. Forse temevano che scappassi. Io, che ho appena ripreso a camminare. In casa c’erano mia moglie e mio figlio di sedici mesi. Un trauma per tutti. La pace familiare turbata. No, non finisce qui. Perché non deve accadere ad altri».

Sembra un episodio di «Scherzi a parte». Invece è tutto vero. Trisciuoglio si cura con una medicina a base di cannabinoidi, il «Badiol», rimborsato dal servizio pubblico pugliese. Boccette con infiorescenze di canapa, contenente due principi attivi estratti dalla marijuana. I carabinieri ne hanno trovate due. Altre 8 ne avrebbero ritirate il giorno dopo. Niente da nascondere dunque. Tanto più che lui aveva dichiarato pubblicamente di usare la cannabis. «La prendo da circa un anno e mi ha fatto bene. Mi muovevo a fatica. Ora non ho spasmi, dolori e la rigidità tipiche di questa degenerazione del sistema nervoso. E già questo è sufficiente per affermare che la medicina è valida. A me basta aver riacquistato l’autonomia».

Consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni, ex agente immobiliare, Trisciuoglio percepisce una pensione di invalidità di 250 euro al mese. Il suo avvocato d’ufficio, Luigi Follieri, ex senatore del Partito Popolare, confida nell’archiviazione dell’inchiesta. Per ora sul suo capo pesa una denuncia in base all’articolo 73 del decreto 309-90, quello sulla detenzione a fine di spaccio di stupefacenti. Non risulta che altre persone abbiano ricevuto lo stesso trattamento. «Credo che in caso di patologie capaci di compromettere seriamente la qualità della vita la prescrizione di farmaci con cannabinoidi sia più che dovuta», commenta Francesco Schittulli, presidente della Lega italiana per la lotta ai tumori. «Un episodio ingiustificabile. Un’esibizione di arroganza e cecità», è sgomenta Maria Antonietta Coscioni, presidente dell’omonima associazione, in sciopero della fame da otto giorni per denunciare i problemi dei malati di Sla (sclerosi laterale amiotrofica).

http://www.corriere.it/cronache/10_luglio_05/malato-sla-cure_753ffec6-8803-11df-adfd-00144f02aabe.shtml?fr=box_primopiano

Per la prima volta un medicinale derivato dalla Cannabis sarà venduto su larga scala in un paese europeo: la Gran Bretagna. Venerdì scorso l’autorità nazionale che vigila sui farmaci ha dato il suo via libera. Da lunedì 21 giugno quindi il Sativex, uno spray fatto con il principio attivo della pianta di Marijuana, è ufficialmente in vendita su prescrizione medica.Lo utilizzeranno in particol

are i malati di sclerosi multipla. La cannabis infatti serve a calmare gli spasmi che colpiscono chi è affetto da questa malattia. I farmaci attualmente utilizzati per calmare i dolori dei malati di sclerosi spesso si sono dimostrati inefficaci. E inoltre hanno molti più effetti collaterali.Il via libera alla commercializzazione del Sativex, prodotto dalla GW Pharmaceuticals e commercializzato dalla tedesca Bayern, viene considerato il primo passo verso la diffusione del farmaco in tutta Europa. Lo spray era già disponibile su ordinazione in Canada e in Gran Bretagna, ma non ancora commercializzato su larga scala nelle farmacie. I prossimi paesi dove sarà richiesta l’approvazione saranno la Spagna, la Germania, l’Italia e la Francia.In Italia è consentito l’uso terapeutico della cannabis, ma solo in alcune province e regioni che hanno aperto alla sperimentazione tra cui Marche e Puglia. La legislazione della giunta guidata da Nichi Vendola è quella più avanzata da questo punto di vista.Nei mesi scorsi infatti la Puglia ha approvato una legge che garantisce la copertura totale delle spese da parte del servizio sanitario per chi voglia utilizzare derivati della cannabis a scopo terapeutico (oltre a persone affette da sclerosi multipla ci sono anche i malati terminali di cancro ndr.).La sperimentazione delle Regioni è nel solco del decreto approvato dall’ex ministro della Salute Livia Turco nel 2007. Il provvedimento apre infatti all’uso terapeutico della Cannabis in Italia inserendo due dei principi attivi presenti nella pianta, il Delta-9-tetraidrocannabinolo ed il Trans-delta-9-tetraidrocannabinolo (Dronabinol) nelle tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope che possono essere utilizzate nei farmaci. La motivazione è nella comprovata efficacia nella cura di alcune malattie come appunto la Sclerosi multipla.

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2010-06-22/cannabis-terapeutica-farmaco-sativex-approvato-commercializzato-gran-bretagna-144500.shtml?uuid=AYjn1w0B